Bella e altera by Margaret Moore

autore:Margaret Moore
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Romance, Foreign Languages, Italian, Foreign Language Fiction, Literature & Fiction
editore: HARLEQUIN MONDADORI
pubblicato: 2012-12-09T23:00:00+00:00

11.

«Hu?» mormorò Liliana, guardando il marito con fare alquanto

incerto, mentre lui la portava verso l’angolo del salone adibito a camera

da letto.

«Sì?»

«Promettimi che non riderai di me.»

«Non prima, e non durante. Quanto al dopo, non faccio nessuna

promessa. Non è un evento serio, sai.»

«Adesso ti stai prendendo gioco di me.»

«Sì, lo confesso» riconobbe lui aggirando il paravento dietro al quale

c’era il loro letto. «È il mio modo di fare, e temo che dovrai abituarti.»

Liliana non rispose, mentre Hu la deponeva per terra.

«Non devi avere paura. Davvero» cercò di rassicurarla.

«Non… posso farci niente. Lady Eleanor ha detto che…»

«Che cosa ha detto Lady Eleanor?» domandò Hu con fare

preoccupato.

«Che qualcosa potrebbe fare male.»

«Così era di questo che hai parlato con Lady Eleanor?»

Liliana serrò le labbra. «Non esattamente. Lei ha detto che dovevo

chiedere a te.»

Hu sorrise. «Mi fa piacere.» Poi l’attirò fra le braccia e la baciò

teneramente.

Liliana ebbe l’impressione che tutti i suoi sensi avvertissero il sapore

delle labbra di Hu sulle sue, l’odore della pelle di lui, l’aspra nodosità

dei suoi muscoli tesi. Voleva sentirlo di più. Con un gemito soffocato si

pressò famelicamente contro di lui. Quando Liliana prese a muoversi,

Hu dovette fare uno sforzo per non strapparle i vestiti di dosso.

Voleva procedere con calma, essere gentile e tenero come era stato

con le altre vergini che aveva posseduto. Mentre cercava di controllare

il bruciante desiderio che aveva di lei, i suoi baci si fecero più ardenti e

appassionati.

Liliana era sua. Lei era lì, fra le sue braccia, i grandi occhi verdi

colmi di desiderio, il corpo cedevole e caldo, le labbra dolci e invitanti.

Hu perse la sua battaglia.

Sopraffatto dalla passione, le aprì il vestito sulla schiena, avvicinando

le mani alla pelle nuda.

Quando si accorse che Liliana stava tremando, si staccò da lei. «I

gallesi hanno un’abitudine. Caru yn y gwely» mormorò.

Liliana lo guardò con fare interrogativo e timido.

«Significa fare la corte a letto.»

«Oh!»

«Sì. Così adesso noi andremo a letto.»

«Senza vestiti?»

Hu annuì, tossicchiò con imbarazzo e si girò dall’altra parte. Santo

cielo, adesso era lui a comportarsi come un inesperto giovincello! Non

era stato tanto impacciato nemmeno la prima volta che aveva fatto

l’amore con Efa nel fienile. D’accordo, Efa era famosa per la sua

sfrenatezza, e lui non ne era intimidito.

Hu si liberò frettolosamente dei vestiti e s’infilò nel letto senza

voltarsi a guardare Liliana. Solo quando fu sotto le lenzuola sbirciò

verso la moglie, che proprio in quel momento si era sfilata la camiciola

ed era rimasta nuda come Eva nel Paradiso terrestre. Hu trattenne il

respiro. Hu ap Morgan ap Ianto era completamente confuso,

disorientato, sbalordito. «Sei la donna più bella che esista al mondo»

sussurrò, facendo scorrere lo sguardo sul corpo perfetto della moglie,

incontrando i suoi occhi colmi di desiderio. «Non ti merito.»

Lei sorrise ed entrò nel letto. «Non ho mai desiderato altro uomo»

bisbigliò. Era la verità, e voleva che Hu lo sapesse.

Il marito le ricambiò il sorriso. «Sono così felice, Liliana. E così

orgoglioso.»

Questa volta fu lei che si chinò a baciarlo sulle labbra, il sangue che

le infuocava le vene.

Era molto tempo che non si sentiva libera di fare quello che voleva,

ma in quel momento avvertiva l’esaltante ebbrezza di quella primitiva

libertà.

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